domenica 8 luglio 2012

Tra libertà e normalizzazione - Pina Caporaso

Ho partecipato di recente alla presentazione del numero della rivista della Società Italiana delle Storiche "Genesis" dall'emblematico titolo "Plastiche".
Presenti alcune delle autrici degli interessanti saggi contenuti nel volume: Vinza Fiorini, Alessandra Gissi, Serenella Pegna.
Vale la pena suggerire qualche spunto emerso dal dibattito, nel quale si presenta da subito la scelta singolare di partire dalla plastica come materiale per la sua natura "alchemica", capace cioè di trasformazione, che ha segnato la nostra modernità nelle cucine e nelle vite. Da un uso e uno studio artistico-esistenziale, la plastica incontra il corpo, aprendo la possibiltà di mutarlo con le inevitabili conseguenze che l'operazione comporta sull'identità dei soggetti.
Il nodo cruciale attorno al quale ruota la rivista è ben espresso dalle parole di Vinza Fiorini e Alessandra Gissi nell'introduzione: il labile confine tra assoggettamento a modelli mainstreaming e pratiche di libertà e autonomia.
Importante una riflessione sul corpo e l'età, a fronte di un piacere erotico sempre più legato alla giovinezza e all'aumento degli interventi di ricostruzione estetica della  vagina perché considerata non più giovane.
Scrivono le due autrici citate:
"Non irrilevanti i corollari di un tale trend: in primo luogo il possibile riproporsi di forme di piacere pensate in modo sempre più circoscritto ed incentrato sugli organi genitali; un processo quindi che che ha reso più disinibita, ma anche più meccanica ed essenziale la sessualità, una sorta di deminutio contro cui la cultura femminista aveva lanciato strali acuminati". 
C'è molto, insomma, su cui riflettere. Per scaricare l'indice e l'introduzione clicca qui.



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