lunedì 9 luglio 2012

Corpi di donne in dialogo a Pistoia - Livia Geloso

Sabato 7 luglio, in modo informale, ho incontrato alcune donne che, a Pistoia, si riuniscono e danno vita a manifestazioni ed eventi. L'incontro è stato organizzato da Pina Caporaso che vive e lavora in questa città da diversi anni. Spero sia il primo di una serie di incontri del gruppo Self-help: riparliamone di Archivia con gruppi di donne che operano a livello locale e/o intorno a tematiche femminili-femministe. In quest'occasione ho potuto sviluppare con Michela Pereira - che è stata docente di filosofia medievale a Siena - un'interessante traccia di confronto e riflessione intorno alla possibilità che le donne siano il laboratorio dell'Occidente per venir fuori dal cortocircuito causato dalla tendenza alla scissione e al dominio, sintetizzabile nella scissione-gerarchizzazione del rapporto "mente-corpo", del rapporto "mente-materia", dove la mente disincarnata e sradicata dalle relazioni umane e dall'ambiente continua a produrre comportamenti patriarcali di dominio.
Infatti, le donne sono state identificate con il corpo e la materia fin dall'inizio della storia occidentale, in Grecia nel V secolo a.C., e, da quando hanno avuto accesso al sapere ufficiale, in particolare con l'immissione delle donne negli studi universitari negli anni '60 del secolo scorso, hanno il destino di vivere anche dal di dentro del sapere ufficiale l'inquietante dicotomia occidentale. Quest'esperienza è stata - e credo sia ancora - particolarmente sentita dalle donne che si sono dedicate e si dedicano agli studi filosofici, perché in quest'ambito è più evidente la dicotomia tra corpo e mente, essendo oggetto specifico di studio e perché in questo campo di studio le donne ritrovano ad ogni piè sospinto espresso a chiare lettere l'imperativo a lasciare la corporeità fuori dalla porta e a identificarsi con la mente disincarnata dell'Occidente. Questo sacrificio della corporeità è più difficile per le donne e ciò può, dunque, essere lo spiraglio attraverso il quale l'Occidente può vedere una via d'uscita per riradicare la mente nel corpo e, quindi, nella relazione e nell'ambiente. Alla riparazione della scissione mente-corpo il lavoro di memoria e confronto con il presente delle donne del gruppo Self-help: riparliamone di Archivia vuol contribuire proprio creando un ponte tra il campo del sapere ufficiale e il vissuto quotidiano delle donne, per la creazione di pratiche di vita significative e di pratiche politiche immerse nell'attualità.

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