Il Centro per una medicina delle donne nel quartiere della Bovisa
da Clara Jourdan (a cura di), Insieme contro. Esperienze dei consultori femministi, Milano, La Salamandra, 1976, pp.36-37
"Il self-help. Autovisita, autoaiuto, autocoscienza col corpo: in molti modi può essere tradotto questo termine. Il self-help, visita ginecologica di gruppo, comprende l'esame pelvico con lo speculum e l'esame delle mammelle.
Per quanto riguarda in particolare l'esame pelvico, conoscere questa parte del corpo serve, dal punto di vista medico, per diagnosticare precocemente un'infezione, una gravidanza, ecc.: visitandosi regolarmente si hanno molte più possibilità di un ginecologo di valutare i cambiamenti, le modificazioni di colore, forma, ecc. degli organi.
Un'altra importante funzione del self-help è di far scoprire che le nostre malattie sono comuni alle altre donne; spesso lo si sente dire, ma verificarlo nella pratica è un'altra cosa, perché c'è molta angoscia, molta vergogna riguardo a questi problemi. Si fa fatica a parlarne, ma quando si constata che le altre si trovano nella stessa situazione, allora ci si mette tutte insieme a cercare il modo di affrontarla.
Le paure iniziali sono anche dovute alla preoccupazione di non essere normali, perché diverse l'una dall'altra; e a preoccupazioni estetiche (non essere 'ben fatte', secondo criteri maschili). E' stato necessario combattere grossi pregiudizi e blocchi emotivi. L'importanza di questa pratica è proprio di permettere di conoscere noi stesse e le altre senza lo sguardo oggettivante dell'uomo.
Si tende a fare self-help anche con le donne esterne che vengono al consultorio, affinché non abbiano solo informazioni ma partecipino attivamente alla visita." (1)
"Il Centro non vuole essere un servizio migliore degli altri, ma piuttosto un capovolgimento del servizio." (2)
(1) Clara Jourdan (a cura di), Insieme contro. Esperienze dei consultori femministi, Milano, La Salamandra, 1976, pp.36-37
(2) Ibidem, p.37
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